Lo sbiancamento dei denti è un processo che “diluisce” il colore di un dente.
Sì, dovete pensarlo proprio come il risultato della diluizione del colore dei vostri denti.
Toglietevi dalla testa che lo sbiancamento faccia diventare lo smalto dei denti bianco e brillante tipo “ceramica Ginori”, però può dare grandi soddisfazioni se attentamente pianificato.
Chimica dello Sbiancamento
Lo sbiancamento avviene mediante un processo chimico in cui le molecole organiche o inorganiche cromogene che determinano il colore dello smalto vengono “rotte”.
È qualcosa che avviene dentro al dente non in superficie.
Il principio attivo è il perossido di idrogeno (H2O2) che penetra attraverso i prismi dello smalto e che viene impiegato come perossido di idrogeno o perossido di carbamide (un complesso stabile che si rompe a contatto con l’acqua per rilasciare perossido di idrogeno).
Talvolta vengono impiegate lampade per accelerare questo processo, ma sull’uso delle lampade c’è un po’ di polemica in letteratura.
Nel 2014 Carey ha affermato che sull’impiego delle lampade per accelerare lo sbiancamento non vi sono ancora effetti comprovati, né per la quantità di sbiancamento ottenuta né per la persistenza del trattamento sbiancante.
Il mercato degli sbiancamenti muove un grande volume economico, vale a dire che la concorrenza tra produttori è elevata e purtroppo non tutte le affermazioni si basano su solide prove scientifiche.
Per questo è obbligatorio rivolgersi a Igienisti Dentali e Dentisti per intraprendere un percorso di sbiancamento … e tra questi evitare chi si dimostra poco preparato.
Quindi, mettiamo subito dei punti fermi :
- quando al termine della seduta d’igiene l’igienista vi toglie le macchie con la coppetta in gomma o lo spazzolino ed una pasta abrasiva simil dentifricio, non vi sta sbiancando il dente ve lo sta “smacchiando”.
- Idem se utilizza la polvere di bicarbonato o glicina e ve la spara in bocca tipo sabbiatrice, non vi sta sbiancando i denti, li sta smacchiando!
- I dentifrici SBIANCANTI non esistono, esistono dentifrici da utilizzare dopo il trattamento sbiancante per ritardare la comparsa delle macchie. Esistono dentifrici abrasivi che qualche macchia graffiando il dente la rimuovono. Ed esistono dentifrici che contengono pigmenti che per un effetto ottico rendono il dente più bianco, ma non sbiancano!
- In fine esistono ricette su internet simili a pozioni magiche a base di limone, polpa di fragola, bicarbonato , sale grosso, ali di pipistrello e chi più ne ha più ne metta, che non sbiancano e non smacchiano ma rovinano lo smalto dei denti!
Più graffiate lo smalto più questo irruvidito si macchierà rapidamente, più grattate e assottigliate lo smalto più il dente ingiallirà perché trasparirà la dentina che è più scura!
Il colore dei denti
È facile pensare che il colore dei denti sia dovuto al colore dello smalto, cioè lo strato esterno dei denti, invece è legato al colore della dentina più lo strato di smalto che sta su di essa e che è in grado di modularne la luminosità facendo apparire i denti più o meno bianchi.
Tant’è che con l’invecchiamento o se si eseguono manovre che fanno assottigliare lo smalto, si intravedrà maggiormente il colore della dentina e il dente risulterà opaco e più scuro.
Il colore dei denti è determinato da tre variabili
- Tinta, cioè la tonalità di colore della dentina che viene divisa in:
- A (marrone-rossiccio)
- B (giallo rossiccio)
- C (grigio)
- D (grigio rossiccio)
- Croma, cioè il livello di saturazione della tinta (va da 1 a 4).
- Valore, che è il grado di luminosità del colore, spesso determinato dallo spessore dello smalto.
Di questi tre parametri, il VALORE è quello che viene maggiormente modificato dallo sbiancamento dentale facendo risultare il dente più luminoso e brillante.
Lo sbiancamento non può farvi diventare i denti bianco-Ginori come quelli dei VIP, perché quelle che vedete sulle star, sono faccette in ceramica, cioè sottili PROTESI incollate alla superficie dei denti.
I denti non hanno tutti lo stesso colore
I denti più “spessi”, con un diametro più pronunciato, hanno più dentina al loro interno e possono risultare più scuri. Parlo di canini, premolari e molari.
Mentre gli elementi che hanno meno dentina e più smalto (gli incisivi) sono normalmente più chiari.
Il colore varia però anche all’interno dello stesso dente e di nuovo tenderà ad essere più scuro vicino alla gengiva, dove aumenta il suo spessore e quindi il quantitativo di dentina, e dove lo smalto va assottigliandosi.
Quando il colore del dente appare opaco, cioè non riflette la luce, abbiamo un problema “di smalto”. Cioè avremo uno smalto abraso (irruvidito meccanicamente) o eroso (sciolto dagli acidi).
Tipologie di Sbiancamento
Vediamo se siete stati attenti fino a qui:
– dove potete fare/acquistare lo sbiancamento ? ESCLUSIVAMENTE dal Dentista o dall’Igienista Dentale
– Qual’è la molecola responsabile del processo di “schiaritura” del dente? PEROSSIDO D’IDROGENO!
– Come si categorizzano gli altri prodotti che trovate in commercio ? RUBA SOLDI
Bene, ci siamo!
Quando il paziente ha voglia di intraprendere un percorso di sbiancamento normalmente si rivolge all’Igienista Dentale o lo dice al Dentista che poi lo dirotta sull’Igienista… perché giustamente lui non ha “cazzi” di fare quelle cose lì e per me va benissimo!
L’Igienista valuta la situazione: ci sono otturazioni? Capsule? Faccette? Impianti? Denti devitalizzati? Smalto ne abbiamo? Ecc… ecc…
Se i presupposti sono buoni si cerca di capire quale modalità di sbiancamento è più adatta alle necessità del paziente: quanto è disposto a spendere? Quanto tempo può dedicargli a casa? Fuma come un turco?…
Se si decide di fare uno sbiancamento IN OFFICE (all poltrona) si programma e si fa, punto. Solo i risultati ci diranno quante sedute sono necessarie…a volte dopo la prima seduta si esce un po’ delusi. Ma purtroppo non è predicibile.
Quelli che PROMETTONO che i tuoi denti si biancheranno di X tonalità, mentono.
Ripeto ed uso dei sinonimi in modo da risultare chiarissima: lo sbiancamento FUNZIONA, ma il risultato è soggettivo e lo si impara solo dopo aver fatto lo sbiancamento.
E questo va detto subito al paziente.
Se invece si preferisce un DOMICILIARE si prendo le impronte al paziente per realizzare le mascherine personalizzate.
Questo è il trattamento che prediligo perché raramente causa sensibilità dentale ed il colore raggiunto rimane stabile nel tempo.
Inoltre al paziente rimangono le mascherine e quando vuole rinnovare il colore dei denti acquista solo il prodotto, non deve ripagare il prezzo intero del trattamento.
Sbiancamento e Legislazione
La legge dice che i prodotti contenenti:
▪️Hp < 0.1% possono essere acquistati ovunque (farmacia, parafarmacia, super, online…) perché non servono a un cazzo! Entiendes?
Di quali prodotti parliamo: dentifrici, collutori, striscette, pennette e pennellini vari che manco la scolorina, polveri varie, spazzolini dalle proprietà mirabolanti, masticoni contenuti gel di dubbia natura accompagnati da lucette “just for show” … ecc ecc…
▪️Hp > 0.1%, ma < 6%
Possono essere utilizzati e venduti solo da dentisti o igienisti dentali (non dalle assistenti, per essere fastidiosamente precisi).
Sono i VERI prodotti per sbiancare i denti.
Di quali prodotti parliamo:
- trattamenti illuminati alla poltrona (sono sbiancamenti che durano pochissimo nel tempo … proposti sopra i 50€ sono un furto) .
- Trattamenti in office (alla poltrona) che danno risultati davvero eclatanti solo se avete i denti ocra.
- Gel per lo sbiancamento domiciliare 🏠 che inserite nelle mascherine personalizzate e lasciate agire tutta la notte 🤩. Questo è il trattamento 🔝 che da i risultati migliori.
▪️Hp > 6%
Solo per trattamenti medicali IN OFFICE (alla poltrona). Perché il trattamento sia definibile medicale bisogna che il caso da sbiancare sia particolare (es. tetracicline, fluorosi).
“Ma io, povero paziente che vorrei solo i denti più bianchi, cosa devo sapere?”
1️⃣ Che tutto ciò che puoi acquistare fuori dallo studio dentistico NON sbianca i denti. Anche se lo dice un influencer (mente spudoratamente tanto lo pagano, che glie frega), anche se lo dice una collega … gratis … #ioboh 🙎🏽♀️
2️⃣ Che i risultati migliori si hanno con i trattamenti domiciliari 🏠.
Sensibilità post-Sbiancamento
La sensibilità dentinale “normale” , quella legata all’esposizione dei tubuli dentinali, e quindi delle fibre nervose in essi contenuti, si combatte con prodotti desensibilizzanti che agiscono o “tappando” questi tubuli o anestetizzando i nervi scoperti (es. dentifrici).
La sensibilità da sbiancamento è causata dall’ossigeno dello sbiancamento che penetra attraverso lo smalto nei tubuli dentinali fino alla polpa 🔥 , alla parte vitale del dente, provocando la sensibilità perché irrita gli odontoblasti.
La sensibilità passerà quando l’ossigeno si sarà completamente degradato, ma nel frattempo possiamo agire “anestetizzando” gli odontoblasti nella polpa con “impacchi” a base di NITRATO DI POTASSIO che è in grado di penetrare attraverso lo smalto fino alla polpa.
Praticamente rendiamo il dente insensibile finché l’ossigeno non si degrada completamente.”
⚠️Consigli per prevenire la sensibilità da sbiancamento domiciliare:
- Prediligere prodotti con BASSE percentuali di perossido di carbammide (perossido di idrogeno) ,per esempio al 10%.
- È più probabile che si presenti la sensibilità nel paziente giovane piuttosto che se lo sbiancamento viene eseguito su denti più “maturi”.
Se state facendo lo sbiancamento domiciliare e compare la sensibilità sospendete il trattamento e nelle mascherine applicate il gel a base di nitrato di potassio che potete chiedere al vostro dentista/igienista dentale e utilizzate un dentifricio desensibilizzante.
[Nei pazienti che come me soffrono già di sensibilità dentinale, intraprendere uno sbiancamento significa MATEMATICAMENTE peggiorare le cose.
Personalmente ho visto che riesco a rendere il tutto più sopportabile se una settimana prima del trattamento inizio a lavare i denti con la Mousse Biosmalto per denti sensibili, tre volte al giorno, senza risciacquare alla fine della spazzolata.]
L’utilizzo di prodotti REMINERALIZZANTI prima o dopo lo sbiancamento può inficiarne i risultati?
No
Sbiancamento e Parodontite
È lecito chiedersi se sia possibile effettuare lo sbiancamento su denti parodontosici.
Sì, ma bisogna fare due precisazioni:
1️⃣ La gengiva non deve essere assolutamente infiammata. Quindi si può fare nel paziente parodontopatico risanato, cioè che ha perso osso, ma la situazione è stata stabilizzata con le appropriate terapie parodontali.
2️⃣ La porzione di radice esposta (questo vale anche per i colletti scoperti) NON SI SBIANCA! Non si mette il prodotto per lo sbiancamento a contatto con la radice, MAI .
Né se si sta facendo un domiciliare, né se si sta facendo uno sbiancamento in Office. Questo il paziente deve saperlo perché spesso si lamenta proprio per il colore della radice, che però rimarrà comunque gialla.
Sbiancamento in Gravidanza e durante l’Allattamento
Possono esserci variazioni nella procedura, ma fare uno sbiancamento professionale significa sempre che una soluzione chimica verrà applicata sui denti e lasciata in posa per un certo periodo di tempo.
🤰🏽Non ci sono prove che lo sbiancamento dei denti sia pericoloso per le donne in gravidanza e non ci saranno perché non è etico fare studi su questa particolare popolazione, ma non ci sono nemmeno prove che sia sicuro 🤷🏽♀️.
Certo è che le percentuali di sostanze chimiche utilizzate nelle procedure di sbiancamento dentale sono superiori a quelle con cui normalmente veniamo a contatto.
Quindi si applica il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE.
Secondo l’American Pregnancy Association , i trattamenti cosmetici non immediatamente necessari, come lo sbiancamento dei denti, dovrebbero essere rimandati a dopo il parto.
L’American Dental Association (ADA) è d’accordo, affermando che a causa dei potenziali problemi di sicurezza relativi ai materiali sbiancanti, le donne in gravidanza dovrebbero ritardare qualsiasi procedura di sbiancamento dei denti.
🤱🏽E durante l’allattamento?
Non sono stati condotti studi per determinare la sicurezza dello sbiancamento dei denti durante l’allattamento (sempre per motivi etici).
Alcuni professionisti (io 🙋🏽♀️ per esempio) suggeriscono alle madri che allattano al seno di attendere fino a quando non stanno più allattando per sbiancare i denti.
Altri professionisti del settore dentale e medico, tuttavia, affermano che non è un problema perché il perossido (l’ingrediente attivo nell’agente sbiancante per denti) sarebbe probabilmente a un livello non rilevabile nel latte materno nell’eventualità che si fosse fatto strada attraverso il corpo della mamma.
Io eviterei, anche perché spesso in questo periodo molte donne soffrono già di sensibilità… non andrei a cercare rogne.
Riassumendo:
🤰🏽Durante la gravidanza e durante i trattamenti per la fertilità, dovresti aspettare fino a dopo il parto per iniziare il trattamento sbiancante .
🤱🏽Durante l’allattamento consulta la tua ginecologa e chiedi il parere anche al tuo dentista/igienista. Se sei mia paziente sappi che la risposta è “LO SBIANCAMENTO LO FAI QUANDO HAI FINITO DI ALLATTARE 🙃”
Sbiancamento e Alimentazione
Ok sono studi in vitro ed il campione è davvero esiguo… ma questo è ciò che offre la letteratura!
Non ci sono evidenze che l’alimentazione possa interferire sui risultati dello sbiancamento 🤷🏽♀️.
Anche perché l’alimentazione eventualmente sarà in grado di creare macchie estrinseche, cioè sulla superficie dello smalto, macchie semplicemente rimovibili con quella lucidata che vi dà l’Igienista a fine seduta.
Mentre lo sbiancamento agisce sulla pigmentazione dello smalto, nello spessore dello smalto.
DETTO QUESTO.
Se bevi 1500 caffè al giorno, se fumi come una ciminiera… non aspettarti che il colore rimanga brillante a lungo, ma non perché lo sbiancamento non ha funzionato, semplicemente perché i caffè e il fumo macchiano l’esterno dello smalto nascondendo gli effetti raggiunti.
Basta usare la famosa, ma sempre più rara, USTA (buon senso).
Bere l’acqua dopo il caffè (mi perdoneranno i Napoletani ❤️), seguire una corretta igiene orale domiciliare, sono “accorgimenti” che aiutano a prevenire le macchie estrinseche e ad allungare la vita dei denti, pensa un po’ 😉.
Caro Sbiancamento, quanto mi costi?
1️⃣ Ricordatevi che non è MAI questione di costi, ma di priorità.
2️⃣ Se non siete contenti dei risultati ottenuti, parlatene con il vostro Igienista/Dentista. Il nostro scopo, oltre a farvi stare bene (che per me è la cosa più importante) è la vostra soddisfazione.
3️⃣”LO SBIANCAMENTO DENTALE (quello che funziona) È ESEGUIBILE SOLO DA PROFESSIONISTI (IGIENISTI DENTALI O ODONTOIATRI) IN STUDIO O A CASA MEDIANTE PRODOTTI CHE QUESTI CONSEGNANO AI PAZIENTI”
Quindi: i soldi che sputtanate nell’acquisto di pennette, dentifrici, gel magici, mascherine a led … e produttame vario che trovate al super, in farmacia o su internet… risparmiateli per uno sbiancamento vero.
4️⃣ Non sperimentate … perché poi i soldi li dovrete spendere per protesizzare i denti.
Perché è sconsigliabile acquistare prodotti sbiancanti online?
Tutti vorremmo denti bianchissimi e mi sono resa conto che le persone sono disposte a tutto pur di migliorare l’estetica del loro sorriso, a giudicare da quello che circola in giro.
Comunque chissà perché l’ipotesi “mi rivolgo ad un professionista” rimane sempre l’ultima opzione, magari quando avete provato LA QUALUNQUE su quei denti e a noi non rimane che stabilire “l’ora del decesso”.
Lo smalto è il tessuto responsabile del colore più o meno luminoso del nostro dente, se si assottiglia i denti diventano opachi e gialli (si vede in trasparenza la dentina che è gialla). È indispensabile se vogliamo sbiancare perché i prodotti possono agire solo su di esso (la dentina non si sbianca) quindi va tutelato con i prodotti giusti ed evitando di provare su di esso intrugli improvvisati.
È vero che online si possono trovare alcuni dei prodotti che noi professionisti utilizziamo, ma questo non autorizza i “non addetti ai lavori” ad improvvisarsi Igienisti Dentali.
Non tutti i pazienti possono sbiancare i denti. Intanto!
Prima di decidere se procedere o meno con un trattamento sbiancante il professionista valuta la situazione nella bocca del paziente perché :
- Le otturazioni non sbiancano
- Le corone protesiche non sbiancano
- Se ci sono demineralizzazioni queste diventano ancora più evidenti ed antiestetiche
- Se ci sono carie in zona estetica bisogna prima curarle
- Se la gengiva è infiammata bisogna prima risolvere l’infiammazione
- Se i denti sono sepolti dal tartaro, perché l’igiene professionale non viene eseguita da una vita … cosa vuoi sbiancare?
Il professionista, in base alle caratteristiche del paziente, sarà in grado di capire QUALE prodotto e quale trattamento utilizzare. E se qualcosa non va, sarà in grado di intervenire in corso d’opera.
Non ultimo, quando non si sa da dove arrivano i prodotti, non si possono avere garanzie relative alle modalità di stoccaggio. E trattandosi di prodotti termolabili, non è cosa da poco!
